Vacanze Estive: idee tra montagna e natura

Avete già pensato all’estate?

Si l’estate, quella stagione che non arriva mai ma che scappa via sempre troppo in fretta. Sull’onda di questa triste ma reale percezione ho realizzato che anche quest’anno arriverà il tanto amato periodo dell’afa, delle zanzare e dei condizionatori impostati rigorosamente a – 5 °C.

Qual è la prima cosa che ti viene in mente se pensi al mese di agosto? La coda in autostrada o la spiaggia affollata? Beh per dimenticare queste brutte immagini, nemmeno troppo macabre, visto che esiste anche di peggio: per esempio il parcheggiatore abusivo fuori dalle spiagge più frequentate, volevo dare qualche spunto per progettare le prossime vacanze. In realtà ho pensato di approfittare della richiesta di un amico, nonché lettore, per fornire degli spunti per passare delle vacanze in montagna sia dinamiche, cioè che offrissero dal un lato variegate possibilità di attività outdoor, sia rilassanti,  quindi che forniscano opportunità per facili gite turistiche e varie attrazioni versi punti d’interesse di vario genere.

Ho capito subito che non è semplice ingaggiarsi in questo arduo compito ma ci voglio provare. Ho pensato di comporre dei “pacchetti” di idee per alcune località che conosco, inserendo per ognuna una “topo” contenente varie informazioni e suggerimenti come:

  1. Escursioni in giornata;
  2. Escursione itinerante di più giorni (al massimo 3);
  3. Info per soggiornare: Albergi/B&B/Camping/Area camper
  4. Siti Web utili;
  5. Cartografia adatta per avere sempre in tasca la mappa della zona scelta;
  6. Informazioni su cosa fare/vedere.

VALSESIA

Come prima zona mi è venuta subito in mente la Valsesia, avendola esplorata in lungo e il largo (come già ne ho parlato qui) è una area che conosco abbastanza bene e posso garantire che offre tantissimo.

  1. Escursione in giornata: c’è l’imbarazzo della scelta tra la Val d’Otro, la Valle di Bors, Le sorgenti del Sesia e la valle di Mud.

L’escursione che ho scelto e consiglio è la gita al rifugio Barba Ferrero. Ho scelto questa meta per diversi motivi: è situato in alta montagna ad oltre 2000 metri (2247 per l’esattezza) proprio dove gli alberi si diradano e i ghiacciai del Rosa sembrano trovarsi ad un palmo del proprio naso. Si è immersi in un ambiente totalmente alpino inoltre il rifugio possiede un’ottima cucina e nei dintorni ci sono molti posticini per una comoda siesta post abbuffata in quota:

Partenza e descrizione: raggiungere il parcheggio di Wold (Alagna) dopo il centro del paese, quindi prendere il bus navetta che porta alla cascata dell’acqua bianca dove si imbocca il sentiero che conduce inizialmente all’alpe Pile 1575m (rifugio Pastore) e che successivamente, tramite il sentiero 207, porta al rifugio Barba Ferrero. NB. Il sentiero si trova una volta attraversato il torrente (se si proviene dall’alpe Pile portandosi quindi sulla sinistra orografica, altrimenti il sentiero conduce al rifugio crespi Calderini gita altrettanto bella, segnavia 206).

Discesa: per variare un po’ evitando il sentiero di salita si può scegliere il segnavia 207d se si vuole rimanere in quota (Difficoltà EE, lunghezza totale 13km) oppure è possibile scegliere il 207e per optare un rientro leggermente più corto (9 km di percorrenza totale).

Lunghezza A/R 9 km, Dislivello 800 mt, Punti di interesse sul percorso: Alpe Pile rifugio Pastore, Giardino Botanico Alpe Bitz, Centro visite Parco Naturale Alta Valsesia


In rosso la salita, mentre in voila la discesa dal sentiero 207d e in blu dal 2017e
  • Escursione itinerante di più giorni: la Valsesia è una delle 7 valli che contornano il Monte Rosa un gigante composto da numerose cime molte delle quali superano i 4mila metri. Le valli che incorniciano questo colosso sono: 5 in territorio italiano (Valle Anzasca, Valsesia, val d’Ayas e valle del Lys) e 2 in territorio elvetico nel canton Vallese (Valle di Sass e valle di Zermatt), esse sono tra loro collegate attraverso il sentiero ufficiale del “Tour del Monte Rosa” (TMR), un lungo itinerario di 9 tappe che tocca gli straordinari paesi di Alagna, Macugnaga, Sass Almagell e Sass Fee, Zermatt, Cervinia, Champoluc, Gressoney delle autentiche pietre preziose incastonate in ambienti sempre diversi tra loro caratterizzati da un denominatore comune ovvero l’influenza Walser un popolo che durante il periodo medievale si è insediato in questi territori alla ricerca di nuove terre da occupare. Il Tour del Monte Rosa deve sicuramente essere un’esperienza unica, sono 9 le tappe che permettono di ammirare il massiccio da tutti i suoi versanti, quelli più ripidi e rocciosi (lato italiano) fino ai pendii svizzeri decisamente più dolci. Il consiglio che volevo dare per assaporare il lato selvaggio di questo itinerario potrebbe essere quello di scegliere una parte di esso e percorrerla organizzando un giro di più giorni sfruttando le numerose basi di appoggio situato lungo i sentieri La tappa Alagna Macugnaga è una valida opportunità per vivere tutto questo. Raggiungere Borca, una frazione di Macugnaga passando prima per il colle del Turlo, il valico che ha permesso proprio ai popoli walser di insediarsi ad Alagna,  e poi pe la val Quarazza dove si trovano il rifugio Crocette fino a raggiungere il bellissimo Lago delle Fate (curioso scoprire perché si chiama cosi) fino a raggiungere Macugnaga per passare la notte recuperando in questo modo le energie per affrontare il ritorno ad Alagna del giorno seguente. Dislivello totale:  Distanza totale:
  • Altra opportunità potrebbe essere quella di non scendere fino a Macugnaga ma sfruttare il bivacco Lanti per una sosta notturna (il bivacco non è gestito ma possiede nove posti letto, una cucina e una fonte di acqua nelle vicinanze, farsi dare conferma da ente turistico prima di partire) per poi risalire in direzione Sud rientrando ad Alagna per il colle del Piccolo Altare (ricovero Axerio, inagibile) percorrendo il sentiero 292, in questo modo si completa un giro ad anello di due giorni. Dislivello totale: 2200 mt; Distanza totale: 20 km
Anello Rifugio Pastore-biv. Lanti-colle dell’altare- Alpe Lavazei
  • PER SOGGIORNARE:

Rifugi Alagna: PASTORE, CITTA’ DI MORTARA GRAND HALTE, FERIOLI, BARBA FERRERO, RIFUGIO CARESTIA

B&b: L’ARIA DI CASA Location bellissima, ottima accoglienza, Colazione con prodotti squisiti a km zero; ALPE SATTAL situato a 2.080 metri nel cuore della montagna è sicuramente un’eperienza unica per dormire immersi in uno scenario incredibile;

Campeggi: il campeggio è un’ottima soluzione per vivere una vacanza in totale contatto con la natura di seguito trovate il sito dell’unico campeggio della zona all’interno del quale  sono presenti delle piccole casette in cui è anche possibile pernottare con l’interessante modalità b&b;

  • LINK UTILI: molto completo e dettagliato il sito www.monterosavalsesia.com così come www.atlvalsesia.it, per curiosità e informazioni generali invece sembra interessante WWW.PAESIONLINE.IT, in aggiunta spero possa venire utile un articolo che ho pubblicato qualche tempo fa contenente informazioni sulla vicina Val d’Otro, esiste anche un’applicazione per cellulare “Alagna e Riva” contenente tutti gli eventi nonché info varie su: sport, ski, cultura, e molto altro.
  • CARTOGRAFIA: senza alcun dubbio segnalo le mappe Geo4map della libreria geografica , sono un vero scrigno di informazioni preziosissime, con queste cartine ho scoperto molti luoghi che non conoscevo inoltre sul retro oltre a riepilogare i principali luoghi di interesse forniscono spiegazioni didattiche su come muoversi in montagna e come utilizzare gli strumenti da utilizzare outdoor, insomma una serie di informazioni e accorgimenti che l’escursionista dovrebbe sempre tenere bene a mente.
Mappe Geo4Map, Libreria Geografica
  • COSA FARE: la valle offre numerose attività outdoor. Si può spaziare dall’acqua alla roccia al cielo infatti è possibile avventurarsi sulle acque del Sesia scivolando con un gommone sulle rapide delle sue acque (www.sesiarafting.it, www.valsesiasport.it, www.monrosarafting.it). È possibile invece stare sulla terraferma, o meglio sulla “rocciaferma”, scegliendo uno dei numerosi spot di arrampicata della zona elencati uno ad uno con relative foto in questo utilissimo sito www.arrampicareinvalsesia.it, oppure come terza opportunità è possibile prendere il volo dalla parete della Cimalegna con il Pendolen una curiosa e nuova attrazione dal sapore sicuramente adrenalinico che ti invito ad andare a vedere (www.pendolen.it).

Queste sono solo alcuni spunti dei tantissimi modi per divertirsi che la Valsesia concede, toccherà a voi arricchire il contenuto di questa dispensa con le vostre esperienze e suggerimenti.

Come seconda proposta:

VAL DI FASSA/MARMOLADA

  1. Escursione in giornata: rifugio Gardeccia, rifugio Vajolet e passo Santner. Una classica gita dolomitica da non farsi scappare. L’escursione prevede il raggiungimento del rifugio Vajolet, un luogo da uno scenario unico e meraviglioso. Il percorso per arrivare al rifugio Vajolet è abbastanza semplice la gita è una delle più gettonate quindi non aspettatevi di trovarvi soli in loco, a meno che non vi mettiate in cammino piuttosto presto, arrivare prima della massa è sempre la strategia più efficacie per godersi al meglio qualsiasi cosa. Per chi non si accontenta e vuole spingersi oltre è consigliatissimo proseguire la salita verso passo Santner, dove si trova anche il rifugio omonimo (www.santnerpass.com). Per raggiungere il passo Santner dal rifugio Vajolet si sale restando all’interno del canale che consuce al rifugio Re Alberto, proprio sotto il versante sud delle torri (fantastiche guglie che superano i 2800 metri di quota). Da passo Santner è possibile avventurarsi sul gruppo del Catinaccio grazie alle numerose ferrate ed ai moltissimi itinerari alpinistici presenti.
Le torri del Vajolet

Indicazioni: per rifugio Vajolet una volta saliti da Pera di Fassa con la seggiovia si giunge a Pian Pecei (1800m) e da qui in 1 ora e 30 minuti si raggiunge il rifugio Vajolet (2200m) passando per il rifugio Gardeccia (1950m), quest’utimo raggiungibile anche in autobus grazie alla strada carrozzabile se si vuole accorciare la percorrenza. Per salire al passo Santner bisogna proseguire il cammino, dal rifugio Vajolet, per un’altra ora e mezza da qui infatti resta ancora da superare un dislivello di 500m, sicuramente addolcito dalla splendida veduta che si ha verso le magnifiche torri, mentre dal passo Santner si ha modo invece di godere di uno dei più verdi panorami del Sud Tirol.

  • Escursione itinerante di più giorni: ho scelto di suggerire la traversata da Alba di Canazei a Malga Ciapela valicando il Passo dell’Ombretta, un itinerario che si sviluppa principalmente sotto il versante più spettacolare della Marmolada, quello sud: il lato più impervio della “Regina delle Dolomiti” caratterizzato da altissime pareti dove fin dai primi anni ’80 i rocciatori si misurano sulle altissime difficoltà di queste rocce (leggi qui l’avventura di Manolo durante il tentativo dell’83 di ripetere della via del pesce aperta da Koller poco tempo prima).

Ma torniamo sulla terra, per chi si accontenta “solo” di camminare in dolce relax e spensieratezza questa bellissima traversata a cavallo tra Trentino e Veneto può essere fatta tranquillamente in due giorni, la gita è impegnativa sono circa 1500 m di dislivello positivo e i chilometri non sono pochi ma con un po’ di allenamento non è neppure così difficile. Partenza da Alba di Canazei (1400 m) verso il valico, ovvero i 2700 m del passo dell’Ombretta, in un  ambiente strepitoso si prosegue entrando nella valle Cordevole una piccola e intima valle conduce verso il paese di Malga Ciapela.

Gli appoggi suggeriti per suddividere l’escursione in due (o più) tranches sono il Rifugio Contrin, se ci si vuole fermare a metà del tragitto gustando a pieno il cuore della traversata, oppure, se si decide di concludere il giro tutto d’un fiato è possibile optare per una sosta a ridosso del punto di arrivo per esempio presso rifugio Falier (mi raccomando dopo aver assaggiato i prodotti della vicina Malga Ombretta) anch’esso situato in un bellissimo posto da favola non troppo distante da Malga Ciapela luogo dal quale, una volta completata la traversata, è possibile trovare un mezzo di trasporto per tornare in Val di Fassa al punto di partenza.

  • PER SOGGIORNARE, citando solo le strutture delle zone accennate:

-Rifugi: Rifugio Contrin, Falier, per quanto riguarda la zona della traversata. Gardeccia, Vajolet, Preuss in zona Catinaccio.

-B&b: https://www.bed-and-breakfast.it/it/alleghe

-Campeggi: La Marmolada (a Malga Ciapela),

-Hotel: Someda (Moena di Fassa) consigliato.

-Area camper: Area di sosta di Moena di Fassa, Pozza di Fassa. (www.camperonline.it)

  • LINK UTILI:  https://www.visittrentino.info, il sito ufficiale della regione Trentino dove si trovano i riferimenti di tantissime strutture turistiche di ogni tipo. https://www.fassa.com/ invece è il focus per recepire informazioni relative alla circoscritta Val Di Fassa, che offre l’opportunità di scaricare anche l’applicazione per mobile “Val di Fassa Tourist Guide”; mentre per la zona relativa al comprensorio della Marmolada c’è un sito dedicato specificatamente dedicato (www.marmolada.com) che contiene anche informazioni decisamente più approfondite per esempio per l’escursione al rifugio Falier (link). Insomma abbiamo capito che le informazione sul Trentino non sono difficili da recepire e le strutture sono assolutamente ben attrezzate per qualsiasi tipo di attività ed esigenza.
  • CARTOGRAFIA: sicuramente le carte Tabacco fanno da padrone in ambito cartografico e sono sicuramente le più conosciute, personalmente non conosco altre edizioni perché generalmente mi affido a loro quando per pianificare escursioni in zona nord-est Italia.
  • COSA FARE E VEDERE.

-COSA FARE (attività): Deltaplano parapendio (https://www.fassa.com/it/Sport-Check-Points/) in Val di Fassa; invece Forest Bathing nei boschi di Rocca Pietore (https://www.marmolada.com/it/cose-da-fare/estate/forest-bathing.html)

-COSA VEDERE: lago e passo Fedaia, lago di Carezza, museo della grande guerra della Marmolada il museo più alto d’Europa (http://www.museomarmoladagrandeguerra.com/).

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