Camminare tra ghiacciai, laghi alpini e larici millenari.

La splendida meraviglia del camminare in montagna ci ha condotti a vivere una emozionante avventura, a passa lento, ridendo, scherzando ma facendo sempre sul serio.
La montagna necessita rispetto e regala momenti magici, fa stringere nuovi legami e sigilla quelli che già esistono.
Essa comunica in silenzio sussurrando sentimenti che non lasciano indifferenti.
Di tutti quei passi invisibili e silenziosi che lasciamo alle nostre spalle, in cui quei grossi scarponi che ci trasciniamo sono i principali alleati, ci portiamo a casa sensazioni, ricordi, felicità e riflessioni, oltre a benessere, liberazione e buon auspicio per quello che sarà il futuro da quel momento in avanti.
Per sempre!

Il nuovo anno dà sempre un’iniezione di buonumore, si riparte con tutte le attività che sono rimaste in pausa per riprenderle ufficialmente con una nuova impostazione mentale: quell’auspicio di positività e voglia di porsi tante buone abitudini, tutte accuratamente annotate nella nuova agenda! Siamo così più carichi per affrontare le nuove sfide che abbiamo deciso di inserire nella nostra “to do list”.
Prima di iniziare qualsiasi cosa ho necessità di svuotare la mente, ho provato così nelle precedenti righe a condensare parte di quello che una bella gita di solito mi regala. Ho meditato un pochino insomma, ma l’ho fatto a modo mio, ovvero ricostruendo un bel momento che ho passato durante l’anno appena archiviato.

Mi è saltata in mente infatti una bella esperienza vissuta in montagna tra la fine di agosto e inizio settembre con un paio di amici, sono stati due gironi di divertimento e avventura: un bellissimo giro della Valmalenco ci ha regalato un week end alternativo e appagante.
La Valmalenco è una valle che si sviluppa in direzione trasversale rispetto la Valtellina. Dalla città di Sondrio percorrendo per circa 20 km la strada che sale verso nord si giunge a Chiareggio l’ultimo paese a ridosso delle Alpi Retiche, la porzione di montagne che demarca il confine politico oltre che naturale con il canton Grigioni.
I punti di riferimento di questa fetta di catena alpina sono il Pizzo Bernina, Piz Palù e il Monte Disgrazia, che insieme al pizzo Scalino e molti altri circoscrivono il territorio dell’alta Valmalenco. I ghiacciai come ben sappiamo ci stanno abbandonando ma ancora per qualche anno in Valmalenco ce ne sono di straordinari come: lo Scerscen, il Ventina, il Fellaria.
L’itinerario che ho disegnato richiede un impegno contenuto se si svolge in due giorni, si ha così la possibilità di non affaticarsi troppo durante la prima metà per poi godersi in totale relax la seconda parte del viaggio.
Partenza da Chiareggio si raggiunge il rifugio Porro e da qui si può osservare in maniera abbastanza ravvicinata la parte terminale del ghiacciaio del Ventina (1° punto di interesse). Da qui si risale il pendio di grossi massi che porta al Lago Pirola deviando assolutamente alla ricerca del larice millenario (2° punto d’interesse), un albero o meglio un monumento! La salita continua fino alla Bocchetta del Cane avanzando su un percorso poco obbligato e superando vari piccoli laghetti dai colori incredibili. Una volta alla bocchetta si scende verso il lago di Lagazzuolo dove è possibile dormire in un bivacco non custodito ma ben curato. La discesa fino al bivacco è molto ripida e richiede attenzione, anche qui il tracciato è poco evidente e e può risultare facile sbagliarsi.

Nella seconda giornata si rientra a Chiareggio attraverso un sentiero che in mezzacosta aggira il versante nord del monte Senevedo attraversando dei passaggi evidentemente poco battuti e molti alpeggi abbandonati. Un’atmosfera particolare condisce la giornata, è veramente piacevole camminare all’interno del bosco lontano dai sentieri più battuti, dove alcune volte occorre attraversare la folta vegetazione che sta riconquistando delle aree che fino a qualche anno fa erano sicuramente più sfruttate dall’uomo.
LUNGHEZZA TOTALE: 15 km
DISLIVELLO: 1200 d+
DIFFICOLTA’: sta sostanzialmente nel valutare bene le previsioni e le condizioni dei vari passaggi in base alla stagione, fisicamente è richiesto un livello di medio allenamento.
APPOGGI: rif. Porro, Alpe Lagazzuolo
RIFERIMENTI: http://www.paesidivaltellina.it/chiesa/index.htm
