Giro del lago di Mattmark

Giro del lago di Mattmark

Nel canton Vallese a pochi chilometri in linea d’aria con la valle di Macugnaga, c’è uno dei più grandi laghi artificiali d’Europa: il lago di Mattmark. Esso, oltre a non so quanti milioni di metri cubi d’acqua, contiene due importanti capitoli della storia svizzera e non solo. La sua costruzione creò numerosissimi posti di lavoro e di conseguenza significativi flussi migratori di italiani in cerca di fortuna. Siamo negli ’60, in pieno boom economico, quando gli operai erano disposti a passare lunghi periodi di duro lavoro fuori sede. Si dice che all’epoca sopportando duri sacrifici per qualche anno si riusciva a tornare a casa con un buon gruzzoletto, questo invogliava molti lavoratori che con le loro famiglie volevano lasciarsi alle spalle il duro periodo del dopoguerra, per ripartire e realizzare finalmente i grandi progetti di vita.

In realtà per gli 88 operai che non sono più tornati a casa, e per le loro relative famiglie, questa opportunità si rivelò una fonte di assoluta disgrazia.

Vi invito a leggere questo articolo molto suggestivo https://www.swissinfo.ch/ita/societa/50–della-sciagura_mattmark-emblema-di-una-drammatica-pagina-di-storia-svizzera/41616734

Per onorare tutti i lavoratori caduti, consiglio un’escursione attorno a questo lago situato nella valle di Sass Almagell. Raggiungibile facilmente con la statale 33 sconfinando in territorio elvetico dal passo del Sempione, superato quest’ultimo si scende a Briga e si segue per Visp, qui giunti si prende il bivio che porta a Sass Almagell. E’ la valle praticamente parallela a quella di Zermatt.

Noi abbiamo parcheggiato in uno spiazzo nei pressi di una cappella, per fare un giro volutamente più lungo. Da li si entra dopo poco nel bosco percorrendo un bellissimo sentiero in mezzo ai larici. Si arriva alla diga del lago, dove si trova anche un ristorante  https://www.restaurant-mattmark.ch/

Lunghezza: 16 km

Dislvello: 700 mt

Impegno: 2/5

Per i più allenati c’è la possibilità di effettuare la traversata fino al passo del moro e scendere alla frazione di Macugnaga chiamata Staffa eventualmente usufruendo degli impianti a fune.

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