E la neve dov’è?

Ulteriore beffa per lo sci o ennesima realtà davanti alla quale l’uomo nulla può fare?

Dopo che il (o la) covid sembrava aver devastato lo sci da discesa e l’intera industria ed esso collegata siamo punto e a capo. Quest’anno il virus che mette i bastoni tra le ruote ad uno dei più importanti indotti turistici del nostro paese è una malattia di cui è affetto il nostro pianeta, si chiama: non nevica più come una volta! Sarà una dannata frase retorica che puntualmente ad ogni inverno sentiamo dire da qualche nostro parente che ha qualche anno in più di noi, ma ormai di questa malattia conosciamo ogni sintomo, siamo così assuefatti da parole ad essa collegate che si sono svuotate di ogni significato. Termini come sostenibilità, impatto zero, green, cambiamento climatico, non hanno più nessun peso. Delle nevicate che a partire dell’autunno del 2020 hanno coperto le montagne di neve fino a tarda primavera quest’anno non si vede nemmeno l'ombra. Mai come allora, durante le restrizioni più severe, cresceva sempre più (in tutti gli sciatori) l’aspettativa che un grande riscatto prima o poi sarebbe arrivato, questione di tempo…e invece no, niente neve niente party! Cosa pensare in questi frangenti? Come agire a queste situazioni? Ma no, non me ne frega dello sci, vorrei solo sapere in che modo posso aiutare il mio pianeta. La foto in evidenza è stata scattata intorno ai 2000 metri di quota in pieno inverno '21-'22 che assomiglia sempre più ad un autunno senza fine!

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Davide Canil, Blogger e Accompagnatore di Media Montagna

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