Strumenti per Orientarsi in Montagna

Il nostro caro e vecchio “telefonino”, come si chiamava negli anni 2000, è un vero e proprio pozzo senza fondo di risorse e si rivela sempre più utile nel quotidiano.
Spesso risulta essere il nostro fidato aiutante nel risolvere i piccoli problemi di tutti i giorni, è il compagno perfetto quando dobbiamo ingannare il tempo alla fermata dell’autobus o abbiamo proprio bisogno di rilassarci ascoltando un po' di buona musica, ma va usato con cautela nel momento in cui necessitiamo di uno strumento di navigazione in montagna.

Affidarsi allo smartphone

Nel mondo delle attività outdoor aspettarsi che lo smartphone possa essere una fonte di sicurezza garantita è un’assunzione piuttosto azzardata. L’abitudine a delegare ai propri device alcune competenze, ci semplifica la vita ma al contempo risulta un’arma a doppio taglio.
Programmare un’escursione in montagna, per esempio, affidandosi totalmente a dispositivi elettronici è totalmente sconsigliato, risulta invece fondamentale sapersi orientare in natura senza dipendere esclusivamente dall’ausilio di uno o vari dispositivi, al contrario per svolgere escursioni in autonomia e con consapevolezza è sempre raccomandato saper utilizzare gli strumenti tradizionali di orientamento.

In quest'epoca abbiamo l’enorme vantaggio di poter sfruttare una straordinaria fonte tecnologica dalla quale attingere qualsiasi indicazione migliorando qualsiasi azione e ottimizzando ogni sforzo. Purtroppo però a valle di questo, spesso si genera la conseguente attitudine di dare per scontate molte cose.

Conoscere i fondamentali

Purtroppo a causa di una distorta percezione spesso si confonde la formazione con l'informazione e a volte sembra che basti leggere il libretto di istruzioni per diventare esperti tanto da convincersi che è possibile apprendere tutto e subito senza soffermarsi sui molti aspetti fondamentali che dovrebbero essere invece chiari sin dalla base, a tal proposito potrebbe essere utile partecipare ad un corso di orientamento e cartografia?

Quali conseguenze può generare un utilizzo superficiale della tecnologia in montagna?

Affidarsi ad agenti esterni, senza conoscere i concetti fondamentali dell’orientamento in montagna, genera inconsciamente alcune conseguenze:

1) Si abbassa la propensione al problem solving, quindi risulta tutto semplificato. e l’attitudine verso un approccio semplicistico sostituisce quella vera capacità necessaria per individuare, analizzare e gestire gli imprevisti, soprattutto in situazioni di stress.

2) Si abbassa il livello di consapevolezza dei fondamenti legati all’orientamento e alla topografia: si approfondiscono sempre meno i concetti base, dandoli per scontati e generando lacune. Si by-passano i principi fondamentali di funzionamento degli strumenti e delle logiche sottostanti.

3) Si crea una sorta di dipendenza tecnologica e senza il dispositivo si è out! Nell’utilizzare un dispositivo ci si adegua a una situazione di comodo e psicologicamente sgrava anche un po’ il nostro senso di responsabilità. In altre parole si crea il presupposto mentale per cui se commetto un errore me la prendo con il dispositivo stesso: è un mio tipico atteggiamento imprecare contro il navigatore dell'auto quando mi fa infilare in qualsiasi ZTL della città!

Per concludere

In questo momento storico la tecnologia deve risultare un’alleata quando ci si muove per sentieri di montagna anche se è comunque importante avere ben chiari i concetti basilari per sapersi orientare in natura, conoscere i punti cardinali e sapersela cavare anche in modalità analogica ovvero con cartina e bussola è una competenza da non tralasciare. Inoltre è importante essere consapevoli che smartphone e gps se usati con superficialità in montagna, potrebbero condurci verso conseguenze poco piacevoli.

Partecipa al Corso di Orientamento e Cartografia
Davide Canil
Davide Canil - Blogger e Acc. di Media Montagna
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