Punti Cardinali
Approfondiamo uno dei concetti fondamentali da conoscere da utilizzare per orientarsi montagna: i punti cardinali.
I punti cardinali che come dice la parola stessa rappresentano il cardine, il fulcro, sul quale costruire e affrontare qualsiasi gita. Sono l’ “abicì” dell’orientamento, e sono il primo aspetto in assoluto da considerare quando ci si trova in un posto che non si conosce.
Il percorso di una gita raramente si presenta come una linea retta ma al contrario, sviluppandosi in un ambiente montano, è inevitabilmente condizionato da ostacoli e barriere naturali che occorre superare o aggirare (dossi, avvallamenti, pareti verticali, profonde forre).
Nel mezzo di tutti questi cambi di direzione è utile, quando studiamo una gita a tavolino, avere un’idea chiara delle principali direzioni che seguiremo, per esempio: per andare da un punto A ad un punto B indicativamente dobbiamo sapere la posizione del punto di arrivo rispetto al punto di partenza.
Il fatto di rimanere sempre geo-localizzati rispetto al luogo in cui ci si trova in funzione del relativo obiettivo è importante per non perdere mai la bussola mentale, sia prima di partire che durante il cammino, senza per forza dover guardare in continuazione la cartina, in questa maniera si avrà sempre una forte cognizione di dove ci si trova e la direzione indicativa verso cui ci si sta dirigendo, senza dimenticare di aver ben a fuoco la collocazione nello spazio delle diverse vie di fuga che potrebbero rendersi necessarie nel caso di imprevisti meteorologici o di qualsiasi altra natura.
Questo lavoro può essere ripetuto anche una volta che la gita si è conclusa, spesso è interessante capire ex post dove si è passati esattamente in una determinata circostanza in cui per esempio si è stati obbligati più o meno a deviare l’itinerario inizialmente pianificato, questo serve per completare il bagaglio di esperienza che ogni escursione ci regala per farne sempre più tesoro, portando a casa sempre più analisi per arricchire e guadagnare consapevolezza.
Orientarsi con i metodi naturali
I punti cardinali possono essere identificati attraverso l’indicazione che ci fornisce il sole, infatti, se rivolgiamo il viso verso di esso quando si trova nel punto più alto siamo rivolti a sud, di conseguenza possiamo facilmente individuare gli altri punti. Questa pratica viene più difficile utilizzarla a latitudini prossime all’equatore (essendo per buona parte dell’anno sempre esattamente in alto e perpendicolare), mentre nell’emisfero australe il metodo torna a funzionare con l’accortezza di tenere presente che in questo caso se si è rivolti verso il sole si sta guardando a nord!
Non è sempre facile utilizzare con precisione il sole. Spesso ci può ingannare. Infatti non si considera una variabile determinante: il sole sorge esattamente ad Est solo in corrispondenza degli equinozi, quindi in tutti gli altri momenti dell’anno ad inizio giornata non si trova ad azimut 90° ma sarà sempre più distante da questo punto man mano che ci si allontana dal 21 marzo. Se si vuole essere precisi, il sole quindi non sorge ad est ma sorge ad oriente.
Altri metodi naturali per potersi orientare son sicuramente con le stelle che forse necessitano un approccio meno intuitivo ma sicuramente di grande fascino sia estetico che scientifico. Conoscere le costellazioni e come si colloca il nostro pianeta rispetto all’universo è un aspetto molto curioso.
Ai tempi dei romani l’astronomia è stato il mezzo che ha permesso la costruzione delle lunghe strade che partivano dalla capitale e collegavano le diverse città dell’impero. Le stelle hanno quindi permesso all’impero di progettare una rete stradale costituita da numerose vie incredibilmente dritte nonostante la loro lunghezza, si pensi per esempio alla via Appia o alla via Latina che mettevano il collegamento di città situate a notevole distanza tra loro.
Tutto è relativo
In conclusione per utilizzare i punti cardinali è fondamentale essere coscienti che tutto è relativo. Infatti, sempre per non dare niente per scontato, anche quando si utilizza la bussola è importantissimo saper relazionarsi a quello che si trova intorno a noi: i punti cardinali sono una convenzione essenziale per dare o avere indicazioni precise ed inequivocabili a patto che vi siano chiariti i punti di riferimento circostanti: per esempio, a poco serve esprimersi dicendo di essere situati a nord ma bisogna individuare gli elementi che permettono di contestualizzare un punto nello spazio specificando quindi che si trova a nord di un riferimento ben definito.

