I professionisti della Montagna

Chi sono i professionisti della montagna?

Facciamo chiarezza su chi sono i professionisti della montagna.

Mai come in questi ultimi anni la montagna è stata al centro di notizie di attualità. Già fin dal periodo ante-pandemia il settore dell’outdoor cresceva a vista d’occhio e negli ultimi mesi questa tendenza è andata via via consolidandosi generando di conseguenza un indotto che cresce in maniera sempre più esponenziale.

Un grande contributo verso questa irrefrenabile voglia di avventura, che sembra aver assalito tutti in maniera compulsiva, è stata agevolata sicuramente dai social network che a loro modo hanno permesso a tante persone di scoprire che anche una semplice passeggiata nel bosco dietro casa permette di rilassarsi e scoprire tante bellezze.

Se prima l’atto di camminare per diverse ore per raggiungere la cima di una montagna era solo tanta “fatica inutile” adesso si traduce in un’attività perfetta per ritrovare se stessi, lontano dei pensieri e dai problemi che la quotidianità ci pone davanti tutti i giorni.

L’altro lato della medaglia

Abbiamo notato che un grande effetto causato da questo crescente trend è stato quello legato all’inesperienza di tanti principianti che si mettono in cammino senza essere ben coscienti di ciò che stanno realmente facendo: non occorre sforzarsi più di tanto per ripensare alle diverse immagini diffuse dal soccorso alpino che evocano l’inconsapevolezza da parte di tantissimi escursionisti improvvisati.

Il “contro-effetto”

Si è visto però che le cose stanno andando via via tendenzialmente riequilibrandosi, infatti, questi episodi di imprudenza hanno generato un contro-effetto funzionando da “correttori di percezione” dando a tutti un pizzico di sensibilità in più. Questo ha fatto altresì risaltare maggiormente la figura dei professionisti della montagna, grazie ai quali anche le persone che non se la sentono di affrontare escursioni in autonomia hanno la possibilità di farlo in maniera guidata, dando inoltre, a chi è interessato ad accrescere le proprie conoscenze, l’opportunità di partecipare a corsi specifici (per esempio corsi di arrampicata, cartografia, alpinismo) per raggiungere un livello adeguato e propedeutico per intraprendere gite in autosufficienza.

E’ qui che arriviamo al nocciolo della riflessione: chi sono i professionisti della montagna titolati all’accompagnamento? Esiste una regolamentazione? E ancora, come si fa ad accertarsi che ci si sta rivolgendo ad una figura certificata?

Ebbene sì, esiste una legge statale che identifica e regolamenta i professionisti della montagna titolati all’accompagnamento in montagna, stiamo parlando della legge quadro 6/89 attraverso la quale le figure identificate ad operare nell’ambito sono: la Guida Alpina, l’Aspirante Guida Alpina, l’Accompagnatore di Media Montagna e la Guida Vulcanologica.
Le prime due figure sono professionalmente abilitate all’accompagnamento in qualsiasi attività in montagna come: alpinismo, arrampicata, scalata su ghiaccio, sci-alpinismo e naturalmente escursionismo. Sono figure che possiedono grandi competenze tecniche e sono “addestrate” in maniera molto selettiva per accompagnare in totale sicurezza in qualsiasi tipo di ambiente e difficoltà.
L’ Accompagnatore di Media Montagna risulta invece una figura che incalza una veste maggiormente divulgativa ed è competente nell’accompagnamento su terreno escursionistico, è orientato a far scoprire gli aspetti naturalistici, ambientali, culturali della montagna oltre ad essere formato per illustrare e entrare nel merito anche degli aspetti più tecnici tra cui la tecnica di camminata, l’orientamento e la cartografia e tutti gli ulteriori approfondimenti collegati al mondo dell’escursionismo.
La guida Vulcanologica infine è il professionista dell’accompagnamento sui vulcani, è quindi strettamente legato ad operare in territori specifici del nostro paese per evidenti condizioni necessarie di un ambiente: la presenza appunto di vulcani.

La legge 6/89 in pillole

Sostanzialmente le legge 6/89 prevede che per diventare una delle figure sopracitate sia necessario affrontare un percorso formativo al quale si accede dopo aver superato le prove attitudinali d’ingresso a cui ci si iscrive tramite bando pubblico. Queste selezioni sono indispensabili per valutare i requisiti di accesso richiesti, sia curriculari che tecnici, dei candidati.

Una volta superate le prove attitudinali è possibile iscriversi al corso durante il quale sono previsti dei test intermedi in alternanza alle giornate di formazione. Il percorso formativo si conclude con un esame di verifica abilitativo che si svolge attraverso esame pubblico davanti ad una commissione appositamente nominata della regione.

Focus sull’A.M.M. (Accompagnatore di Media Montagna)

Purtroppo, sulla figura professionale competente in ambito escursionistico si sta forse creando un po' di confusione.

La legge 6/89 (che come abbiamo già detto stabilisce i principi  fondamentali  per  la legislazione regionale in materia di ordinamento della professione di Guida Alpina (art.2), dell’Aspirante Guida Alpina (art.3) e dell’ Accompagnatore di Media Montagna (art. 22) e della Guida Vulcanologica (Art. 23)) seppur non sia mai stata modificata nel suo testo originale, ha ricevuto diversi aggiornamenti attraverso puntualizzazioni su determinati aspetti che con il passare degli anni si rilevavano via via sempre più obsoleti.

Uno dei più recenti chiarimenti in cui si è espresso il legislatore è avvenuto in occasione del ricorso fatto al Presidente della Repubblica da parte di un associazione escursionistica privata che rivendicava l’eliminazione dell’Accompagnatore di Media Montagna. Tale ricorso denunciava, secondo un’evidente distorta congettura, che l’esclusività professionale dell’A.M.M. su terreno escursionistico avrebbe agevolato un sistema monopolistico in contrasto con il principio della libera concorrenza, accusando un meccanismo strutturato a mo’ di casta, illazioni a mio parere un po' forti se pensiamo che alla stessa stregua esistono diverse categorie professionali cosiddette ordinistiche come psicologi, avvocati, medici, farmacisti e molti altri.

La risposta a tale ricorso è stata un’occasione per sottolineare e ribadire l’esclusività di professione (dell’accompagnamento in montagna) alle sole figure menzionate nella legge quadro nazionale 6/89, pronunciandosi inoltre su due aspetti chiave per l’Accompagnatore di Media Montagna:

- la “territorialità” che viene definitivamente abrogata (in passato limitava l’esercizio entro i confine regionali),
- la “zonazione” che identifica i sentieri EE (per escursionisti esperti), l’ambito di competenza professionale esclusivo dell’Accompagnatore di Media Montagna.

Il grande equivoco utilizzato come “cavallo di troia”

Il grande equivoco che spesso viene utilizzato da chi non fa una corretta comunicazione è quello di citare la legge 4/2013 che disciplina le libere professioni. Il fatto di “appigliarsi” a questo articolo per snaturare l’A.M.M. e sostenere in maniera errata che l’accompagnamento in montagna è una professione libera, non considera un aspetto sostanziale: ovvero che la libera professione è concessa dove non esiste l’esclusività di altre professioni.

In conclusione

Nel momento in cui ci si debba rivolgere ad un professionista per affrontare un’escursione di qualsiasi tipo in montagna è bene essere consapevoli a chi ci si sta affidando. Per fare ciò è possibile consultare l’elenco dei professionisti abilitati direttamente sui siti internet dei vari collegi regionali i cui riferimenti sono riepilogati in questa pagina: https://www.guidealpine.it/collegi-regionali/.

Approfondimenti

http://guidealpine.lombardia.it/2022/02/attenzione-venditori-fumo/

https://www.guidealpine.it/accompagnatore-professionista-non-beneplacito.html

https://gognablog.sherpa-gate.com/laccompagnatore-di-media-montagna-e-un-professionista/

Professionisti della Montagna, Davide Canil
Davide Canil, professionisti in montagna

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Un commento Aggiungi il tuo

  1. Marco Angeletti ha detto:

    e chi ha orecchie per intendere, intenda 😅 grazie per questa precisazione Davide

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