Il 2020 è stato un anno di letture, non sono di certo un divoratore di libri ma l’obiettivo di “macinare” un libro mese che mi ero prefissato sono riuscito a raggiungerlo. Ecco in piccolo resoconto che possa risultare uno spunto a chiunque sia in cerca di consigli.
I sogni non sono in discesa, Simone Moro
Per quanto riguarda l’ambito alpinistico, ho iniziato l’anno leggendo “I sogni non sono in discesa” di Simone Moro, ricevuto proprio come regalo lo scorso Natale.
Con questo libro Simone ripercorre il cammino che passo dopo passo si è guadagnato e attraverso il quale è diventato un uomo di successo, dove successo sta per: inseguire le proprie passioni e fare di tutto per cercare di viverle con intensità e con impeto divorante.
Un ulteriore approfondimento lo trovate in questa recensione.
La montagna dentro, Hervé Barmasse
Ho proseguito poi con una piacevole rilettura di “La montagna dentro” di Hervé Barmasse, un bel racconto di varie esperienze vissute dal grande alpinista e guida alpina valdostana.
E’ un libro uscito alcuni anni fa ed è stato bello leggerlo per la seconda volta. (Leggi la recensione).
Eravamo immortali, Maurizio Zanolla
Sempre in ambito biografie mi è piaciuto molto “Eravamo immortali” di Maurizio Manolo Zanolla. Qui si parla di arrampicata ma non solo. In questo libro il Mago ci racconta un po’ la suo percorso fin dall’adolescenza quando l’arrampicata non era ancora entrata nella sua vita ma al contrario, la montagna in famiglia era vista quasi come un tabù. (Vedi l’approfondimento)
La via meno battuta, Matteo Della Bordella
Ho proseguito le mie letture con gli epici racconti di Matteo della Bordella con “La via meno battuta”, una avvincete descrizione di tutte le sue esplorazioni alpinistiche in giro per i diversi angoli della Terra. Anche in questo libro non si parla solo (si fa per dire) di esplorazione e alpinismo ma anche della vita di un ragazzo che tra università, determinazione e anche brutti episodi, si mette a nudo sottolineando spesso i propri difetti. (Qui la recensione che avevo pubblicato).
– Camminare. Un gesto sovversivo. Di Erling Kagge
– Tutto quello che non ho imparato a scuola, Erling Kagge
Passando al genere più di tipo narrativo sono rimasto veramente soddisfatto di due letture di Erling Kagge, un esploratore e scrittore Norvegese. Delle due letture: “Camminare, un gesto sovversivo” e “Tutto quello che non ho imparato a scuola” non saprei scegliere quella che mi ha colpito di più.
Nel primo Kagge vuole comunicare il concetto che la rivoluzione è alla portata di tutti, non serve quindi essere professionisti o esploratori di luoghi impervi e inospitali ma a volte basterebbe rinunciare alle piccole comodità del quotidiano per dare più valore ed intensità alla vita: camminare per esempio è un gesto quasi provocatorio nonostante non sia un gesto estremo bensì normale ma che spinge l’essere umano lontano dalla tirannia della velocità e della frenesia, come dice Kagge stesso.
Nel secondo libro invece l’autore ci racconta come ha affrontato i vari percorsi che l’anno portato a raggiungere gli obiettivi che ha sempre sognato talvolta esplorativi, talvolta di vita quotidiana. Inoltre ci vengono illustrate numerose riflessioni su diverse tematiche: si parla di coraggio, ottimismo, sconfitta, natura. Insomma uno scrigno da cui emergono incredibili spunti.
Il viaggio più bello, Alex Bellini
Restando sempre in compagnia dei grandi esploratori, all’inizio del mese di novembre è uscito l’ultimo libro di Alex Bellini “il viaggio più bello” dove si viene presi per mano e accompagnati letteralmente verso un viaggio riflessivo e profondo attraverso il quale si cerca di sciogliere i diversi nodi che molto spesso ci impediscono di rinnovarci: il nodo dell’ascolto, il nodo della rinuncia, il nodo del silenzio, il nodo dell’attenzione e infine della pazienza. (Recensione completa sul kalipeontop.it).
La vita segreta degli alberi, Peter Wohlleben
Gli amanti della natura non possono perdersi questa perla di Peter Wohlleben: “La vita segreta degli alberi”. In questo libro Peter ci racconta le curiose dinamiche e gli intimi rapporti che si creano tra gli alberi del bosco. Le specie arboree, che sono gli essere viventi più longevi più di ogni altra specie, ci insegnano quanto sia importante la collaborazione e la coesione perché un ecosistema goda di buona salute.
Il manuale del trail-running, Fulvio Massa
Per concludere questa lista cambio completamente argomento passando al tema dell’allenamento, un tema spesso completamente ignorato dai non agonisti al quale però, anche i non frequentatori di gare o competizioni dovrebbero dedicare (con la giusta proporzione) particolare attenzione.
Qui sopra ho elencato una serie di libri che narrano imprese importanti, non comuni e non per tutti, che altrimenti non sarebbero considerate tali. In queste imprese l’allenamento e la preparazione metodica sono delle costanti che stanno alla base per permettere ai protagonisti di raggiungere i diversi obbiettivi spesso estremi. Consiglio quindi questa lettura dell’autore Fulvio Massa: “Il manuale del trail-running”.
Senza lasciarsi condizionare dal titolo è una pubblicazione adatta a capire un po’ le logiche e la struttura di un corretto allenamento e quanto quest’ultimo ci possa permettere di intraprendere escursioni in montagna (o corse) con un approccio consapevole. Nel mondo amatoriale la cultura dell’allenamento funzionale, quindi quello basato più verso un’impostazione globale, deve risuonare in ognuno di noi come un’abitudine, grazie alla quale percorrendo piccoli passi con tanta costanza rende il nostro corpo indipendente da tutti quei piccoli fastidiosi infortuni che puntualmente ci costringono ad inevitabili stop! Prendere spunto da fondamentali esercizi proposti può dare una mano a riequilibrare forza e resistenza puntando a salvaguardare il corpo.
