Come rimuovere una zecca

Consigli pratici per come rimuovere una zecca

Durante le escursioni nel periodo estivo capita molto spesso di essere punti da una zecca e nonostante sia molto piccolo è l’animale da temere maggiormente durante le nostre escursioni in montagna perchè sono un veicolo di virus e batteri.

Malattie trasmesse da zecche

1)      Le zecche possono trasmettere il virus che provoca l’encefalite da zecca, una malattia che attacca il sistema nervoso centrale generando sintomi molto simili ad una banale influenza che possono manifestarsi da 2 a 28 giorni successivi al morso.

2)      Le zecche possono inoltre trasmettere anche l’infezione detta “Malattia di Lyme” in questo caso si tratta di un batterio proveniente principalmente da animali come topi o cervi.

Cos’è una zecca?

Per prima cosa cerchiamo di capire che tipo di animale è la zecca: si tratta di un animale che appartiene alla classe degli aracnidi, ovvero la stessa alla quale appartengono anche i ragni. Nello specifico la zecca è un animale parassita che vive tra erba e arbusti, è molto piccolo, e passa le sue giornate all’estremità delle foglie in attesa del passaggio di qualcuno a cui aggrapparsi (l’ospite).
Purtroppo la puntura di zecca non è dolorosa, si è il caso di dire "purtroppo", perchè si tratta di un morso a tradimento, infatti quando si viene punti non si percepisce nessun fastidio in quanto nella saliva dell’animale vi è un liquido anestetico che permette all’apparato boccale di conficcarsi indisturbatamente nella pelle del malcapitato per succhiarne il sangue.

Vediamo quindi a lato pratico qualche indicazione da tenere a mente quando rientrando da un’escursione ci accorgiamo di averne addosso una o più zecche.

Prevenzione

La migliore cosa da fare è sicuramente quella di prevenire. Prevenire però un morso di zecca significa evitare di rotolarsi nei prati e se possibile non attraversare passaggi dove la vegetazione è molto fitta, inoltre una volta terminata l’escursione è opportuno svestirsi in uno spazio esterno alla propria abitazione lasciando abiti e attrezzatura in un luogo isolato. In aggiunta è opportuno controllare accuratamente tutto il corpo con una torcia in modo tale da individuare il prima possibile l’eventuale presenza di una zecca riducendo così l’esposizione temporale al rischio di contrarre virus o batteri.

In seconda battuta, come per qualsiasi cosa, è buona prassi mantenere la calma, ormai la zecca ce la siamo presa quindi l’unica cosa che possiamo fare è quella di cercare di toglierla nel migliore dei modi senza farsi prendere dall’agitazione che non farebbe che aggravare la situazione.

Cosa fare a lato pratico

A lato pratico invece è bene aiutarsi con delle pinzette con punte sottili (per godere di maggiore precisione) afferrando l’animale il più possibile vicino alla pelle per estrarlo con un movimento regolare, durante questa operazione è fondamentale non schiacciare il corpo dell’animale ed evitare assolutamente di cercare di intontirlo con applicazione di alcool o pomate.

Purtroppo durante la procedura di estrazione può presentarsi l’eventualità sfortunata che l’apparato boccale rimanga all’interno della cute, in questo caso si raccomanda di recarsi da un medico che provvederà all’effettiva rimozione del corpo estraneo.

Una volta estratto prestare attenzione a smaltire l’animale in maniera che non sia più fonte di pericolo per nessuno e non va dimenticato, nei giorni successivi al morso, di monitorare la propria condizione di salute facendo attenzione sia all’evoluzione della zona interessata, aumento del rossore cutaneo, sia a sintomi indiretti quali febbre, dolori articolari, mal di testa.

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