
In questo fin qui bizzarro 2020 (!!!e non è ancora finito!!!) un risvolto interessante tra tutti i vari casini è stato quello di riscoprire le realtà artigiane di paese e la piccola distribuzione.
Come abbiamo ultimamente notato, moltissime delle piccole realtà hanno esteso la propria presenza anche sul web: c’è stata dunque un’intensa reazione a quella che qualche anno fa si chiamava rivoluzione digitale, erano i tempi in cui l’imminente l’egemonia della grande distribuzione paventava i “piccoli”.
Le piccole realtà che tanto piccole non sono, se si parla di tenacia e sopravvivenza, hanno finalmente pareggiato i conti attraverso una convinta e importante digitalizzazione.
Un bell’esempio di realtà artigiana ma digitale e moderna lo dà sicuramente Bioline Saty, un brand che merita visibilità nella scena del nostro caro rinomato “made in italy”. Bioline produce calzature rispettando determinati valori che ne contraddistinguono l’essenza. Oltre che fornire agio al piede con le loro scarpe, in Bioline sono attenti ai materiali utilizzati ed ai consumi, dando particolare attenzione verso l’eliminazione degli sprechi. Valori che risalgono ai tempi dei nostri nonni, non a caso il brand nasce nel 1930, quando a tavola non si avanzavano nemmeno le briciole del pane.
Il loro e-commerce (presente tra l’altro da qualche tempo) rispecchia decisamente il loro stile.
Il blog contenuto al suo interno è speciale, la passione per le cose belle si percepisce in ogni frase. Si sente proprio che c’è del sentimento!
La mia esperienza diretta con Bioline si riflette nell’uso di 20 Gum…le uso sempre, anche in montagna, quando mi tolgo gli scarponi, dopo qualsiasi giro tra vette e sentieri, o in falesia nei momenti di relax tra un tiro e l’altro. Veramente di ottima compagnia!

