Bastoncini da trekking: servono veramente?

Bastoncini da trekking: servono veramente?

Questi strumenti semplici ma efficaci possono rendere l'esperienza del trekking più confortevole, sicura e divertente, ma come sempre ci sono alcuni “ma”!
In questo articolo, esploreremo il ruolo dei bastoncini da trekking per scoprire quando e perché sono utili e soprattutto come utilizzarli per massimizzare i loro benefici.

Vediamo in quali situazioni possono esserci d’aiuto:

  • quando si affrontano salite ripide o terreni scivolosi,
  • in discesa, per controllare il movimento e avere più equilibrio,
  • quando si vuole (o è necessario) “economizzare” le energie: attraverso l’utilizzo dei bastoncini è possibile infatti ridurre lo sforzo muscolare risparmiando preziose energie,
  • per prevenire infortuni: sgravare l’importante lavoro muscolare e dosare al meglio le forze significa anche poter preservare arti ed articolazioni.

Aiuto non solo fisico.
I bastoncini da trekking assumono anche l’importante ruolo di aiuto psicologico, non solo aiutano a mantenere l'equilibrio e a sentirsi più sicuri durante le camminate, ma possono anche fornire un senso di psicologico di sicurezza in situazioni in cui il terreno è particolarmente irregolare o pericoloso. Tuttavia l'utilizzo dei bastoncini deve essere fatto in secondo una corretta tecnica perché non si trasformino in un’arma a doppio taglio.

Impara ad utilizzarli.
Molti escursionisti li afferrano tra le mani senza utilizzarli veramente, questo oltre a vanificarne l’utilità li rende nientemeno che un impedimento piuttosto che un aiuto.
Se si cammina su un terreno molto pianeggiante o al contrario tratti estremamente tecnici dove è necessario utilizzare le mani a mo’ di arrampicata è consigliabile riporli momentaneamente nello zaino.

Alluminio o carbonio?
Passiamo al materiale. I bastoncini da trekking possono essere costituiti in alluminio o in carbonio. Nel primo caso godranno di maggior robustezza e resistenza rispetto a quelli in carbonio a discapito del peso: i bastoncini in carbonio infatti pesano fino al 50% in meno di quelli in alluminio, un aspetto da non sottovalutare se si dovranno affrontare lunghi percorsi o traversate di più giorni.

Come regolare la lunghezza.
La lunghezza dei bastoni da trekking si aggira intorno una misura che corrisponde alla propria altezza moltiplicata per un coefficiente fisso di 0,7. Sostanzialmente, per semplificare, la loro altezza deve essere regolata in modo tale che afferrandoli stando in piedi su una superficie piana gli avanbracci formino un angolo di 90°.

I miei consigli.
Alcuni consigli che mi sento di fornire sulla base della mia esperienza sono:

  • sicuramente quello di scegliere dei bastoncini pieghevoli, poco ingombranti e “asciutti” senza troppe leve e levette che possono quindi essere riposti con facilità all’interno dello zaino (in questo modo sarà impossibile che si impiglino su rami e sporgenze rendendosi pericolosi per la progressione),
  • in secondo luogo consiglio di sforzarsi, nel corso delle escursioni, di apportare una costante regolazione degli stessi affinché risultino sempre efficaci, cambiando l’assetto in funzione dei tratti che si affrontano accorciandoli in salita e allungandoli in discesa.

In definitiva, l'utilità dei bastoncini da trekking dipende dalla situazione e dalle preferenze individuali. Se utilizzati correttamente, possono essere un grande aiuto, tuttavia possono diventare un impedimento rendendo alcune situazioni addirittura molto pericolose, quindi se è la prima volta che li utilizzate fate un po' di pratica su sentieri a voi famigliari al fine di raggiungere una corretta ed efficacie tecnica di camminata durante il loro utilizzo, se invece sin da subito li percepite come un fastidio evitate semplicemente di usarli.

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Davide Canil
Davide Canil - Blogger e Acc. di Media Montagna

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